Parte la seconda fase del progetto di PIAM vincitore del Bando Territori Inclusivi della Compagnia di San Paolo: ecco i risultati ottenuti e gli obiettivi futuri
Spesso parliamo di un’accoglienza che supporti il territorio. Ma come si possono integrare accoglienza e territorio? Come possiamo portare sviluppo attraverso il nostro lavoro?
Oggi ve lo raccontiamo con il progetto COSÌ, Comuni Solidali Inclusivi, vincitore del Bando Territori Inclusivi della Compagnia di San Paolo, che ha appena concluso la sua prima fase: obiettivo, dare vita a progetti al servizio di territori in difficoltà e con popolazione sempre più anziana – nello specifico quello di cinque comuni del Nord Astigiano, Chiusano, Cortandone, Settime, Castellero e Monale, territori dove gestiamo alcune delle nostre strutture di accoglienza – e allo stesso tempo favorire l’integrazione e l’inserimento lavorativo delle persone vittime di tratta e richiedenti asilo che accogliamo.
In concreto? Con il progetto COSÌ abbiamo realizzato:
- Un corso intensivo di 40 ore sull’Assistenza familiare, per preparare le persone al lavoro di assistenti domiciliari, in collaborazione con il Co.ge.Sa, consorzio per la programmazione e gestione dei servizi socio-assistenziali per i comuni della zona.
- Il Taxi sociale e l’Aiutante di comunità: un servizio di trasporto, ma anche di supporto in piccole faccende domestiche e burocratiche, dal ritiro di pacchi a lavori di manutenzione, svolto da rifugiati e dedicato alle comunità locali. Proprio nei territori del Nord Astigiano che hanno difficoltà nei collegamenti con Asti e una popolazione fatta spesso di persone anziane e sole. Un servizio di welfare che ha supportato la popolazione locale, favorito l’autonomia lavorativa dei rifugiati, e al contempo la loro integrazione e l’apprezzamento del loro lavoro sul territorio.
- Risultato tangibile del progetto è stata una maggiore facilità del passato nella ricerca di una casa in affitto per le persone in uscita dall’accoglienza: sintomo che la diffidenza cala e le persone vengono accolte dalla popolazione più favorevolmente.
- Le attività ricreative al Lago Stella, il nostro parco dedicato alla biodiversità a Castellero, sempre a nord di Asti: dai trekking alla pet therapy con gli asini fino ai laboratori di danza e di musica. Attraverso attività all’aperto, supportate dal bar gestito grazie al lavoro dei rifugiati, dimostriamo che inclusione, costruzione di una società più coesa, ma anche attenzione all’ambiente e alla sostenibilità (che sono tra le sfide più grandi del nostro tempo), non sono parole vuote, ma vere, concrete.
E adesso? Adesso inizia una fase successiva del progetto. Con ulteriori obiettivi:
- Continueremo a lavorare sull’8 Basso Monferrato, gli 80 chilometri di sentieri nel Nord Astigiano che abbiamo contribuito a creare, percorsi percorribili a piedi, in bicicletta o a cavallo, perché diventino rotte turistiche sempre più battute. Perché vengano accatastati e messi a sistema come un vero e proprio cammino.
- Rafforzeremo la rete dei comuni e dei sindaci di questo territorio, che non è più solo legata da interessi logistici ed economici, ma anche una rete valoriale. Consolideremo i servizi del taxi sociale e di assistente di comunità, che tanto hanno dato ai territori e tanto possono ancora dare.
Continueremo a far viaggiare le idee ma con i piedi piantati sul territorio.
Dimostrando che un “cambio di narrazione”, e di percezione, rispetto all’immigrazione, è possibile.