“Alle porte della città di Asti, nell’Italia nord-occidentale, nota per i suoi vigneti, Alberto Mossino aiuta a coltivare un raccolto diverso: il mais”.

Inizia così l’articolo in cui, sul sito dell’Unione Europea, si racconta del progetto Ruritage per la rigenerazione delle aree rurali, e di PIAM come modello da replicare in Europa: il progetto ha scelto e studiato diverse realtà modello, e scelto PIAM per l’esperienza de I campi di Villa Quaglina, l’impresa sociale con la quale, grazie al lavoro dei rifugiati, nascono mais e farine dal recupero di antiche colture dell’Astigiano. Il progetto Ruritage, inserito nel programma H2020, ha avuto 38 partner in Eu e come capofila l’Università di Bologna. Oggi, concluso lo studio, l’Unione Europea analizza le esperienze e racconta così quella di PIAM.

Questo il link all’articolo completo.

ECCO UN ESTRATTO DELL’ARTICOLO:

«Quasi un terzo delle persone nell’Unione vive in zone rurali, dove i vantaggi includono una maggiore tranquillità e vicinanza alla natura. Ma le regioni rurali devono affrontare sfide scoraggianti, tra cui lo spopolamento, soprattutto a causa dei giovani che cercono altrove migliori prospettive di lavoro. Le iniziative di ricerca europee hanno attinto all’agricoltura e al patrimonio culturale per invertire la tendenza.

Anche la migrazione ha avuto un ruolo, come dimostra il progetto UE in cui Mossino è stato coinvolto. Mossino e i suoi colleghi hanno formato circa 50 rifugiati dall’Africa per aiutare a rinnovare l’abbandonata Villa Quaglina, l’ex seminario degli Oblati di San Giuseppe ad Asti. Hanno trasformato la struttura e lavorato nell’azienda agricola circostante, che è diventata la più grande produttrice di mais Ottofile della zona.
Il lavoro agricolo ha incuriosito la gente del posto, e i rifugiati hanno potuto integrarsi meglio nella comunità. La loro presenza ha portato alla riapertura di una scuola e di altri servizi pubblici.

Per Simona Tondelli, coordinatrice di RURITAGE all’Università di Bologna, la chiave è coinvolgere le comunità nella rigenerazione: ‘È importante non solo imporre strategie o soluzioni, ma partire dalle sfide e dalle opportunità locali’».

Per approfondire, a questo link il sito del progetto.

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