Terre di Monale

Un progetto etico e sociale di ampio respiro.

Un’impresa nata e sviluppata all’interno di un progetto etico e sociale di ampio respiro.

Riscoprire le tecniche artigiane di lavorazione della ceramica. Realizzando stoviglie di alta qualità, uniche e personalizzabili in base alle specifiche esigenze dei propri clienti, e contribuendo in modo significativo a conservare un bagaglio di tradizioni profondamente radicato nel nostro territorio e sempre più a rischio di essere perso con l’avvento delle nuove “tecnologie” industriali.

Questa la mission del progetto Terre di Monale. Non solo qualità artigiana: il valore aggiunto dei nostri piatti sta anche nel loro essere creati all’interno di un progetto etico e sociale di ampio respiro. Terre di Monale nasce infatti per dimostrare che si può fare impresa con giovani donne africane vittime di tratta. Donne nella maggior parte dei casi analfabete o scarsamente scolarizzate, e destinate quasi sempre a trovare occupazioni poco qualificate e precarie. Donne fragili, strappate alla strada e ad alto rischio di rientrare nel circolo dello sfruttamento della prostituzione.

Terre di Monale si configura quindi come alternativa virtuosa. Come progetto d’impresa capace di fare profitto e al tempo stesso di insegnare a queste ragazze una professionalità qualificata, gratificante e ben retribuita.

www.terredimonale.it

Gli Ambiti Progettuali correlati

LA RICERCA SUI GIOVANI DEL BASSO MONFERRATO: IL LINK AL REPORT

Quanto si pensa ai giovani che vivono nei piccoli comuni, non nelle città ma nei territori che tanto hanno bisogno di essere rigenerati, ma soffrono di mancanze e carenze di servizi? Come vivono i ragazzi e le ragazze di queste zone, e che rapporto hanno con le istituzioni? È dedicata a loro la ricerca “Territori […]

Modibò, il vino di Villa Quaglina

Un progetto di recupero di un antico vigneto destinato a sparire, in una virtuosa commistione tra culture lontane.

Campi di Villa Quaglina

Una nuova idea di Impresa Sociale, un progetto nato per valorizzare e conservare le eccellenze agro-alimentari piemontesi.

Supporta
il PIAM